Dieta… si ho detto, ho scritto, proprio dieta e questa volta non tanto per dirlo.

Sono determinata e convinta perché oltre a non piacermi esteticamente sono arrivata al punto in cui soffro fisicamente e non sto bene con me stessa.

Condivido con il mondo perché la dieta è per me sempre qualcosa di difficile, cerco di non vivere la cosa con privazioni totali, ma dieta è uguale sacrificio. Quindi condividendo magari trovo supporto, ed il supporto è un’arma ottima per non mollare e perché se intuire che faccio sgarri non concessi potete farmi sentire in colpa. Si fatelo.

C’è da dire poi che se trovassi il tempo di fare un po’ di attività fisica sarebbe tutto perfetto, i risultati più veloci e la mia resistenza maggiore, ma, ma sono uscita stamattina alle 7.20 e rientrata stasera alle 18.30, voi ditemi chi, perché so che ce ne sono, a quel punto si sarebbe infilato un paio di scarpe da ginnastica per andare a camminare… non io.  Io mi sono messa sul divano a guardare Chef Antonino Cannavacciuolo.

Comunque la dieta è una assoluta condizione psicologica perché dal momento stesso in cui ho deciso che stamattina avrei DAVVERO iniziato, mi sono iniziate tutte quelle voglie assurde tipo pane e nutella, tipo le crepes e tutta una serie di alimenti, categoria pornofood, che saranno 10 anni che non mangio… poi apri Facebook e Instagram e ci sono solo foto di primizie culinarie, che vaffa***** il mio passato di verdura e la mia squisita carne alla pizzaiola (da Lui cucinata) assume un’aria decisamente triste.

Giorno 1… povera me!!!