La vita è un viaggio

La vita è un viaggio

La vita è un viaggio, un unico, bellissimo, complicatissimo, viaggio di sola andata, un viaggio verso chi saremo.

Lo è quanto prendi un aereo od un treno alla scoperta di un posto nuovo  perché a tornare non sarà mai la stessa persona, ma una nuova, che affronta un nuovo viaggio, ricca di nuove esperienze, tradizioni, usanze, sensazioni, emozioni, carica di linfa vitale nuova.

Quando a Natale -si lo so siamo quasi a ferragosto ma il tempo di parlare, di scrivere, di fermarsi a riflettere, fino ad ora non c’è stato, e so anche che è un anno che non scrivo nulla qui, ma il viaggio che si chiama vita è davvero complicato- sono tornata dal viaggio in Filandia ed Estonia ero una nuova me, ricca della consapevolezza che odio la cannella nel cibo, che il tramonto alle 2,30 del pomeriggio e l’alba alle 10 del mattino sono una realtà quotidiana per milioni di persone, una realtà che qualcuno potrebbe tradurre nella parola depressione e qualcun altro nella parola romanticismo.

Ho affrontato a quel punto un nuovo viaggio verso casa ricca dell’esperienza di aver camminato sul mare ghiacciato, di aver mangiato Renna ed Orso.

Ogni viaggio per me è in un’unica direzione, ma lo è anche la vita quotidiana.

È un viaggio di sola andata quando litighi con una persona e pronunci parole, o magari non riesci a pronunciarle, e non potrà cambiare, non un istante dopo, non mesi dopo, è un punto di non ritorno, quelle parole saranno state detto o meno e tu potrai far tornare il sereno ma non sarete mai la stessa persona.

È un viaggio di sola andata quando leggi una conversazione che non era destinata a te e che a quel punto ti si ripropone come un incubo ricorrente nelle notti più serene.

È un’unica via quando tradisci o ti senti tradita da una amica, non si torna indietro, potrai, piano, molto piano dal mio punto di vista, riconquistare la fiducia e l’affetto e la stima e in alcuni casi l’amore di quella persona ma non sarai più tu e non sarà più lei la stessa persona, e non si potrà tornare indietro perché ogni azione ha una conseguenza.

Ogni viaggio ha dei bivi, e tornare a quello precedente non è possibile.

Nella vita non esiste il punto di ripristino.

La consapevolezza di questo ci dovrebbe far riflettere, molto spesso, dovrebbe consentirci di fermarci un momento prima di mandare quel messaggio che non potrà essere cancellato, che probabilmente qualcuno non dimenticherà mai, dovrebbe farci riflettere prima di decidere di raccontare una bugia, od un segreto, perché non si torna indietro, perché una bugia può nel tempo diventare un castello, e smontare un castello poi non è come scavalcare una duna.

Nella vita non esiste il punto di ripristino,  non esiste il ctrl+z e tanto meno il crtl+alt+z… eppure quanto lo vorrei.

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