morire per un allergia

Morire per un allergia

Leggo il giornale al bar, come accade praticamente ogni mattina, leggo che stanotte una ragazza di 24 anni ha perso la vita per uno shock anafilattico dovuto ad una reazione allergica, una reazione allergica che conosceva bene e che sapeva come affrontare, ma che questa volta è stata più forte dell’adrenalina, più forte della consapevolezza di non poter vivere e mangiare e respirare liberamente.

Non posso che chiedermi: perchè?

Stanotte una ragazza di 24 anni è morta perchè qualcuno, ancora una volta, non ha preso seriamente un problema, una malattia, che affligge milioni di persone, persone che quotidianamente rischiano la vita per la sola libertà di voler vivere… perchè!?

So bene cosa significhi sentire la gola che si gonfia, le estremità del corpo che vanno a fuoco, l’aria che manca, manca sempre di più fino a smettere di respirare… conosco quella sensazione di panico,  conosco il formicolio dell’adrenalina che entra in circolo, sparata con forza e disperazione nel corpo, conosco tutto questo e sono qui a raccontarlo… l’ho provato diverse volte, troppe… per disattenzione, per un panino al latte che doveva essere all’olio, per un biscotto che non doveva contenere uova, per il taglio dell’erba di primavera che arriva puntuale, ogni anno.

Le allergie sono ancora un argomento difficile, spesso sottovalutato, ma non per questo meno pericolose, e la cronaca oggi ce lo dimostra, perchè si può Morire per un allergia

Le allergie, quelle serie, alimentari o ambientali che siano, ti cambiano, non lentamente, ma prepotenti come un divieto di accesso nella strada che vorresti percorrere, quella della spensieratezza.

Le allergie ti impediscono di vivere liberamente, di mangiare liberamente, di uscire liberamente… ti obbligano a crearti dei porti sicuri, delle strade già battute dove poter camminare serenamente, ma questa ragazza, che a 24 anni stanotte è morta senza nessuna colpa, è stata tradita proprio da uno di questi porti sicuri.

Scrivo qui perchè in realtà vorrei urlare al mondo ma non ho altri mezzi, scrivo qui perchè vorrei che qualcuno si prendesse la responsabilità di formare il personale che lavora nei bar, nei ristoranti, negli hotel… di formarli davvero, perchè vorrei che nessuno mi dica più si questo lo puoi mangiare perchè è vegano, ma io sono celiaca, perchè vorrei che tutto questo non accada di nuovo, ma accade, 40 volte ogni anno.

Scrivo come oggi fanno in molti, con la consapevolezza che avrei dovuto farlo prima, e non quando le morte colpisce.

Scrivo con lo spirito di molti che si reputano dei sopravvissuti ma che sono consapevoli realmente di rischiare la vita ogni giorno, ad ogni caffè…

 

 

 

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